Il viaggio della strega bambina di Celia Rees è un romanzo intenso e coinvolgente che ci trasporta nel Seicento puritano inglese, raccontando le vicende di Mary, una ragazzina costretta a scappare dalla sua casa per sfuggire alla stessa sorte che ha colpito la nonna, accusata e giustiziata per stregoneria. La narrazione, presentata come un diario trovato cucito all’interno di una trapunta, regala al lettore un’esperienza immersiva, quasi cinematografica, in un’epoca in cui l’ignoranza e la superstizione potevano distruggere vite innocenti.
La storia intreccia temi universali come coraggio, indipendenza femminile e potere personale, rendendo il romanzo non solo un racconto storico, ma anche un’opera di riflessione sulla libertà e sui diritti delle donne.
Il diario di Mary: un racconto ritrovato
Il romanzo inizia con una nota dell’editrice fittizia Allison Ellman, che spiega di aver scoperto il diario di Mary cucito dentro una trapunta. Questo espediente narrativo aggiunge realismo e mistero alla storia, come se il lettore stesse leggendo una testimonianza autentica del XVII secolo.

Il diario ci permette di seguire Mary nella sua vita quotidiana, nei pensieri e nelle emozioni più intime, offrendo una prospettiva unica e personale sulle difficoltà e i pericoli dell’epoca. La scelta di presentare il racconto attraverso le pagine di un diario rende la narrazione immediata e coinvolgente, quasi come se il lettore stesse vivendo l’avventura insieme alla protagonista.
La fuga e il viaggio verso l’America
La storia prende il via nel 1659, quando la nonna di Mary viene accusata di stregoneria e giustiziata. Mary, giovane e coraggiosa, deve fuggire per sopravvivere. Grazie all’aiuto di una donna misteriosa, riesce a salire su una nave diretta in America, insieme a un gruppo di puritani.
Il viaggio dura nove settimane e la narrazione delle provviste di bordo offre un quadro vivido delle condizioni dell’epoca: carne ammuffita dai barili, avena che non si addensa, piselli duri come pallini e gallette dure come scarafaggi. Questo dettaglio non solo crea atmosfera, ma aiuta il lettore a comprendere le difficoltà concrete e i rischi fisici affrontati dai viaggiatori.
Finalmente arrivata a Salem, Mary viene accolta dalla sua compagna di viaggio, Martha, che le offre protezione. Tuttavia, anche qui la minaccia della superstizione si manifesta rapidamente.
Il periodo oscuro della caccia alle streghe
Mary non è una bambina come le altre: ama girare libera per i boschi, raccogliere erbe e catalogarle per il farmacista del villaggio. La sua curiosità e il suo talento naturale per le erbe la rendono sospetta agli occhi della comunità puritana.
Un gruppo di ragazze, inizialmente affascinate dai suoi poteri, le chiede di compiere una stregoneria per conoscere il futuro marito. Quando Mary rifiuta, le stesse ragazze la accusano di possederle con la magia, scatenando la spirale di sospetti e persecuzioni tipica dell’epoca. Mary deve quindi fuggire di nuovo, ma prima ha il tempo di nascondere il diario nella trapunta, assicurandosi che la sua storia sopravviva per oltre trecento anni.
La crudeltà e l’ingiustizia delle accuse
Il romanzo descrive con precisione le torture e le vessazioni inflitte ai presunti “colpevoli” di stregoneria. Mary viene rinchiusa in prigione per più di una settimana e costretta a camminare a passo di marcia per un giorno e una notte, fino a che i piedi non si gonfiano e sanguinano. Nonostante le sofferenze, Mary non confessa mai, dimostrando una forza e una determinazione straordinarie.
Celia Rees mostra come gelosia, vendetta e ignoranza fossero spesso alla base delle accuse di stregoneria, sottolineando quanto fosse fragile la posizione delle donne in una società dominata dalla superstizione e dalla paura.
Temi principali de Il viaggio della strega bambina
- Indipendenza e emancipazione femminile: Mary è determinata a vivere secondo le proprie regole, nonostante la società tenti di limitarla e punirla.
- Coraggio e resilienza: il romanzo mostra come il coraggio personale possa permettere di affrontare ingiustizie e pericoli, anche in un contesto ostile.
- Potere della conoscenza e della curiosità: l’interesse di Mary per le erbe e la scienza è uno strumento di crescita personale e di sopravvivenza.
- Ingiustizia sociale e superstizione: la caccia alle streghe è il simbolo di come ignoranza e paura possano distruggere vite innocenti.
Lo stile narrativo di Celia Rees
Celia Rees utilizza uno stile vivido e dettagliato, capace di trasportare il lettore nel XVII secolo. La narrazione in forma di diario rende la storia immediata e coinvolgente, mentre la descrizione di luoghi, sensazioni e pericoli crea un’immersione totale.
Il romanzo è scritto con ritmo e suspense, con momenti di terrore alternati a momenti di introspezione e riflessione, che permettono di comprendere a fondo la psicologia della giovane protagonista. Ogni dettaglio, dalle gallette dure della nave alle difficoltà della prigionia, contribuisce a rendere la narrazione realistica e avvincente.
Perché leggere Il viaggio della strega bambina
Questo romanzo è ideale per chi ama:
- Storie storiche ambientate nell’Inghilterra puritana e nell’America coloniale.
- Racconti di crescita personale e coraggio femminile.
- Storie avvincenti narrate come un diario autentico.
- Riflettere su temi universali come ingiustizia, superstizione e emancipazione.
Mary diventa un simbolo di resistenza e determinazione, mostrando ai lettori moderni quanto sia importante lottare per la propria identità e libertà, anche in contesti oppressivi.
Conclusioni: un romanzo intenso e coinvolgente
“Il viaggio della strega bambina” è molto più di una storia di stregoneria: è un racconto di coraggio, resilienza e indipendenza femminile, che ci trasporta in un’epoca oscura ma affascinante. La storia di Mary, narrata con grande vividezza, permette ai lettori di vivere il terrore e le ingiustizie della caccia alle streghe, ma anche la determinazione e la forza di una giovane donna che rifiuta di lasciarsi sottomettere.
Celia Rees offre un romanzo emozionante, educativo e riflessivo, capace di parlare a lettori di tutte le età, trasmettendo un messaggio universale sulla libertà personale, l’indipendenza e la capacità di affrontare le difficoltà con coraggio.
“Il viaggio della strega bambina” è una lettura imprescindibile per chi desidera un romanzo storico che unisca avventura, introspezione e riflessione sui diritti e sulla forza delle donne
