Streghetta Mia, scritto da Bianca Pitzorno e pubblicato per la prima volta nel 1988 da Edizioni Elle, rappresenta uno dei romanzi più amati della letteratura per bambini italiana. La storia, godibilissima e leggera, riesce a unire magia, avventura e ironia, proponendo al lettore un mondo colorato e fantasioso, in cui la quotidianità convive armoniosamente con l’insolito e il soprannaturale. Il successo del libro è stato tale da motivarne numerose ristampe e persino la creazione di un audiolibro nel 2015, a testimonianza della sua longevità e del fascino intramontabile sulle nuove generazioni.
La famiglia Zep: un nucleo unico e straordinario
Al centro della vicenda troviamo Emilia, l’ultimogenita della famiglia Zep, una famiglia decisamente fuori dal comune. Sette sorelle, un nonno eccentrico, una governante esperta di mille segreti, un gatto parlante di nome Mefisto e un pappagallo taciturno ma fedele, Zitto, compongono questo insolito nucleo familiare. I genitori sono sempre in viaggio con la loro tournée teatrale, lasciando alla famiglia il compito di crescere i figli e gestire le piccole magie quotidiane.

Fin dalle prime settimane di vita, Emilia si distingue per capacità straordinarie: galleggia nell’acqua senza affondare, vola su una scopa come una vera strega e conversa con Mefisto, il gatto sempre diffidente verso gli esseri umani. Il pappagallo Zitto, silenzioso ma osservatore attento, la chiama “Padrona!”, rendendo chiaro al lettore che Emilia possiede qualità fuori dal comune. Questi dettagli contribuiscono a creare un mondo vivido, in cui la magia è reale e parte integrante della vita di tutti i giorni.
La nascita del conflitto: Asdrubale Tirinnanzi e l’eredità
La trama si infittisce con l’ingresso di Asdrubale Tirinnanzi, nipote del ricco fu-Zio Sempronio. Questo personaggio, di aspetto trasandato e comportamento egoista, si trova costretto da una clausola testamentaria a sposare una strega per poter ereditare la ricchezza del prozio. Inizialmente scettico e incredulo, Asdrubale intraprende la ricerca della futura sposa, convinto che la magia non esista.
Il suo percorso si intreccia inevitabilmente con la vita della famiglia Zep, e in particolare con le due sorelle, Eleonora e Renata, che frequentano la biblioteca dove lavora Zaccaria, nipote della governante Diomira. Il lettore viene così catapultato in una serie di situazioni comiche e imprevedibili, in cui la malizia e l’ingegno dei personaggi magici si scontrano con l’avidità e la goffaggine di Asdrubale.
Emilia: una piccola eroina fuori dal comune
Il vero cuore della storia è Emilia, una bambina dal carattere vivace e curioso. I suoi poteri magici non sono solo fonte di meraviglia, ma anche di sfide e pericoli. La narrazione segue la sua crescita e il modo in cui affronta le situazioni straordinarie, trasformandole in momenti di gioco, scoperta e ironia.
Emilia ricorda le grandi protagoniste dei romanzi di formazione per bambini: intelligente, coraggiosa e dotata di una grande empatia. La bambina affronta le minacce di Asdrubale con arguzia, dimostrando come il coraggio e l’ingegno possano prevalere sull’avidità e sull’egoismo. La sua interazione con Mefisto e Zitto aggiunge un tocco di leggerezza e comicità alla narrazione, rendendo il libro accessibile e piacevole anche per i lettori più giovani.
Umorismo, magia e valori morali
Una delle qualità più apprezzabili di Streghetta Mia è la capacità di coniugare il fantastico con temi educativi e morali, senza mai risultare pedante. La storia insegna ai bambini il valore della famiglia, dell’amicizia e del coraggio. Emilia cresce in un ambiente ricco di affetto, ma anche di sfide, imparando a usare i suoi doni per il bene e a proteggere chi le sta accanto.
L’autrice Bianca Pitzorno utilizza l’umorismo come filo conduttore della narrazione. Le disavventure di Asdrubale e i fraintendimenti con le sorelle Zep generano momenti esilaranti, mantenendo viva l’attenzione dei giovani lettori. Allo stesso tempo, la magia viene rappresentata come naturale e parte integrante della vita quotidiana, senza eccessi o situazioni troppo complesse da comprendere per un pubblico di bambini.
Un linguaggio semplice e coinvolgente
Il linguaggio di Pitzorno è semplice, scorrevole e adatto ai giovani lettori, ma non privo di eleganza e inventiva. Le descrizioni dei personaggi, delle case, degli animali parlanti e delle situazioni magiche sono ricche di dettagli, stimolando la fantasia dei bambini e favorendo un’immersione totale nella storia. La struttura narrativa alterna momenti di azione, descrizioni e dialoghi vivaci, creando un ritmo equilibrato e piacevole.
Perché leggere Streghetta Mia
Streghetta Mia è un romanzo consigliato per bambini dai 7 anni in su, ma la sua leggerezza e il fascino della magia possono catturare anche lettori più grandi. La storia offre una combinazione perfetta di avventura, comicità, mistero e valori positivi.
Il libro si distingue per la creazione di un mondo fantastico credibile, in cui la magia non è mai fine a se stessa, ma contribuisce alla crescita dei personaggi e al progresso della trama. La figura di Emilia rappresenta un modello positivo per i bambini: curiosa, intelligente, coraggiosa e rispettosa degli altri, capace di affrontare le difficoltà senza perdere la propria spontaneità.
Inoltre, l’intreccio tra i personaggi umani e magici, la presenza di situazioni comiche e di colpi di scena, mantiene alta l’attenzione del lettore fino all’atto finale. La scrittura di Pitzorno permette di coniugare intrattenimento e formazione, offrendo una lettura che diverte ma allo stesso tempo educa.
Conclusione: un classico senza tempo
Streghetta Mia è un classico intramontabile della letteratura per l’infanzia. Bianca Pitzorno è riuscita a creare un mondo magico, popolato da personaggi indimenticabili e situazioni esilaranti, che continua a incantare generazioni di lettori. La combinazione di magia, umorismo, valori morali e avventura rende questo romanzo una lettura imperdibile per bambini e ragazzi, ma anche per adulti curiosi di riscoprire la fantasia pura e genuina.
In sintesi, Streghetta Mia non è solo una storia di magia e incantesimi, ma un viaggio nel cuore dell’infanzia, tra meraviglia, risate e lezioni di vita, dove il coraggio, la bontà e l’ingegno possono davvero fare la differenza
